Cross-linking corneale (CXL) - Andrea Panelli Oculista
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Cross-linking corneale (CXL)

Il cross-linking corneale (CXL) è una tecnica parachirurgica rivoluzionaria per il trattamento del cheratocono. Introdotta in Italia – proprio in Toscana, a Siena – nel 2004, oggi è la terapia più efficace e diffusa sul territorio, ed è in grado di evitare, nella maggior parte dei casi, il trapianto di cornea.
Il cross-linking è un trattamento non invasivo che sfrutta l’effetto combinato di vitamina B2 e raggi ultravioletti, innescato da una lampada a raggi UV studiata appositamente per questo scopo, per rinforzare la fibre di collagene che compongono la cornea. Il moltiplicarsi dei legami tra le fibre di collagene aumenta la resistenza corneale e, di conseguenza, rallenta l’indebolimento della cornea provocato dal cheratocono.

Il cross-linking è una tecnica destinata a persone con cheratocono; nei pazienti in stadio non avanzato si ottengono risultati migliori. Con una visita oculistica completa valuterò le caratteristiche specifiche della cornea (spessore, opacità), lo stadio del cheratocono e indicherò la modalità di cross-linking più idoneo per il trattamento.
Esistono infatti due procedure di cross-linking: la tecnica tradizionale (Epi-Off) e quella transepiteliale (Epi-On).

1. Cross-Linking tradizionale o Epi-Off
È la tecnica standard con la quale viene rimossa la sottilissima pellicola epiteliale della cornea prima dell’irradiazione della vitamina B2. Al termine della procedura viene applicata una lente a contatto terapeutica per la protezione dell’occhio.

2. Cross-Linking Trans-Epiteliale o Epi-On
La tecnica transepiteliale consente di irradiare la vitamina B2 direttamente sulla superficie oculare, senza la rimozione dell’epitelio della cornea. Con la modalità Cross-Linking Epi-On non c’è necessità di applicare la lente a contatto terapeutica; inoltre, è meno invasiva, molto ben tollerata e ha tempi di guarigione più brevi.

A queste due metodologie si affianca la Iontoforesi Corneale, un’avanzatissima e sicura metodica che migliora ulteriormente l’efficacia del trattamento cross-linking perché facilita l’assorbimento della vitamina B2. Questa procedura unisce i vantaggi della tecnica tradizionale Epi-Off ai benefici di quella transepiteliale Epi-On, garantendo tempi di guarigione sensibilmente ridotti.

Il cross-linking viene effettuato in sala operatoria in anestesia locale (gocce di collirio). Il trattamento non è invasivo, non è doloroso e dura circa 30 minuti. Al termine dell’intervento la persona può tornare subito a casa e deve essere accompagnata.
Il decorso post-operatorio non presenta particolari disturbi: nei 2-3 giorni successivi è possibile avvertire dolore, la sensazione di corpo estraneo nell’occhio, sensibilità alla luce. Nei trattamenti senza rimozione dell’epitelio questi sintomi sono quasi assenti e il recupero è più rapido.

Dopo il trattamento cross-linking è opportuno osservare un paio di giorni di riposo in un ambiente poco luminoso, avendo cura di evitare la lettura, la TV e di dormire almeno 10-12 ore a notte. Al termine dell’intervento prescrivo una terapia a base di colliri antidolorifici ed effettuo scrupolosi e periodici controlli post-obbligatori in diversi momenti: ad un mese, tre mesi, sei mesi e ad un anno dal cross-linking.
Consiglio sempre di sospendere l’utilizzo delle lenti a contatto almeno due settimane prima dell’intervento: le persone sottoposte a cross-linking potranno riprendere tranquillamente l’uso delle lenti a contatto dopo l’approvazione dell’oculista, a partire da 40 giorni dopo l’intervento.

Per approfondire ecco una breve scheda

Corneal Cross-Linking